Niente è mai veramente perduto, o può essere perduto, nessuna nascita, forma, identità, nessun oggetto del mondo, nessuna vita, nessuna forza, nessuna cosa visibile; l'apparenza non deve ostacolare, né l'ambito mutato confonderti il cervello. Vasto è il Tempo e lo Spazio, vasti i campi della Natura. Il corpo, lento, freddo, vecchio ,cenere e brace dei fuochi d'un tempo, la luce velata degli occhi tornerà a splendere al momento giusto; il sole ora basso a occidente sorge costante per mattini e meriggi;alle zolle gelate sempre ritorna la legge invisibile dellaprimavera, con l'erba e i fiori e i frutti estivi e il grano.P.B. Shelley



05 giugno 2007

Desideriamo informarla che domani verremo uccisi con le nostre famiglie


Philip Gourevitch titola questo libro con una frase scritta nella lettera che due pastori protestanti,rifugiati in una chiesa, scrissero ai loro superiori, inconsapevoli del fatto che questi stavano pianificando il loro sterminio.

Nelle 350 pagine di questo libro c'è tantissimo da apprendere dulla tragedia del Rwanda,dalle testimonianze dei sopravvissuti, ad una analisi storica che va alle radici della cultura rwandese fino allo scenario odierno del paese.


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