Niente è mai veramente perduto, o può essere perduto, nessuna nascita, forma, identità, nessun oggetto del mondo, nessuna vita, nessuna forza, nessuna cosa visibile; l'apparenza non deve ostacolare, né l'ambito mutato confonderti il cervello. Vasto è il Tempo e lo Spazio, vasti i campi della Natura. Il corpo, lento, freddo, vecchio ,cenere e brace dei fuochi d'un tempo, la luce velata degli occhi tornerà a splendere al momento giusto; il sole ora basso a occidente sorge costante per mattini e meriggi;alle zolle gelate sempre ritorna la legge invisibile dellaprimavera, con l'erba e i fiori e i frutti estivi e il grano.P.B. Shelley



12 agosto 2007

GIRO DELL'ALTA VIA DI NEVES

E' il 12 agosto, ma questa giornata sono 2 anni che mi attende. Volevo fare questa gita. P u n t o. Anche a carponi e con i muscoli doloranti (...e diciamocelo...così è stato !!).
Per buoni camminatori, per atleti e per veri escursionisti,questa giornata sarebbe una passeggiata...ma per me,modestissima sportiva è come scalare l'Everest !
Qualche gita di allenamento e poi...eccoci qui.

Sono le 8.30 ed è tardi. Preferisco attaccare il sentiero almeno un ora prima,ma niente mi metterà di luna storta e dal Lago di Neves (1860 metri) partiamo verso il primo rifugio.
Una breve salita nel bosco ed il sentiero prosegue su pascoli verdissimi. Guardando verso valle, lo spettacolo del lago che rispecchia le montagne è una meraviglia per gli occhi e ci accompagnerà per tutta la giornata. Al di sopra di una ripida pietraia si erge il Rifugio Ponte Ghiaccio (2545 metri) e da qui riusciamo a scorgere la nostra meta : il Rif. Porro.

Guardandolo comprendo di essermi messa nei guai...
E' di fronte e noi.
Microscopico.

L'Alta Via di Neves ci porterà al Rifugio Porro attraverso un susseguirsi di paesaggi incredibili.

Prima sono malghe fiorite, poi salite e discese dai fianchi rocciosi costeggiando i ghiacciai, fino a pianori tagliati dai tanti torrenti. Camminiamo alle falde di uno dei più estesi ghiacciai della Valle Aurina, il Ferner o Ghiacciaio di Neves e le parole non rendono giustizia alla grandiosità di questo ambiente di alta montagna.


Ci vorranno più di 3 ore emmezza per raggiungere la nostra meta.
Tutte le pasticche ed le bevande per darmi un po' di energia sono finite...ma ne è valsa la pena. Mentre discendo sui gomiti (come avevo previsto..) dal Rifugio Porro (2460 metri) fino al Lago di Neves mi rendo conto che ce l'abbiamo fatta :21 km, 7 ore, 1100 metri di dislivello, battito cardiaco massimo 154 (questo dato per il mio Iron-Coach).


Una gran bella giornata !
E un grazie a Lory per il supporto fisico e morale ! : -)






09 agosto 2007

In the mountains, there, you fell free - Thomas Eliot


Il piccolo gruppo si separa e procedo sola. Intorno a me non cè nessuno, solo alberi, cespugli ed il rumore dell' Aurino che scende verso valle. Il sentiero inizia a salire ed il fiato si fa più corto. Ma è per poco. Davanti a me si apre una pianura coperta di da un manto d'erba verde brillante,interrotta solo dal torrente che la bagna.


Tutt'intorno : montagne e vette.


Un meraviglioso anfiteatro. Quando giungo al centro mi giro per scorgere qualcuno,ma nessun segno umano all'orizzonte. Abituata alla confusione, alla compagnia, agli spazi ristretti, ritrovarsi in quel luogo, sola, mi riempie di una sensazione a cui è difficile dare un nome.


Insomma, che sarà mai questo paesaggio...

Nè ho visti di simili...non cè nemmeno il sole...fa freddo...nulla di speciale. Mi sento stupida ad essermi fermata in mezzo alla piana,girando su me stessa.

Mi sembra di avere occhi ovunque che guardano a 360°.

Ma non stanno guardando. Stanno assorbendo ciò che vedono, come se tutto mi entrasse dentro...aria,acqua,alberi,rocce...

Si,è decisamente stupido. Ma per un momento....per un momento che a me sembra lunghissimo... è bellissimo sentirsi parte di questa Natura e di questo Mondo.

...il vento si alza e proseguo la mia salita al Tridentina e poi alla Forcella del Picco.Ma il tempo è brutto,le nuvole sono bassissime e fa freddo,troppo freddo. Come al solito non sono vestita come si deve. Il tempo di scaldarmi al rifugio e poi la corsa verso il basso sperando di assaporare di nuovo la Sensazione...ma c'è tanta gente ora al "mio" pianoro. Ho i brividi ed il cellulare mi squilla. Tutto è tornato alla normalità ed io mi sento solamente una comparsa in questo spettacolo naturale.