Niente è mai veramente perduto, o può essere perduto, nessuna nascita, forma, identità, nessun oggetto del mondo, nessuna vita, nessuna forza, nessuna cosa visibile; l'apparenza non deve ostacolare, né l'ambito mutato confonderti il cervello. Vasto è il Tempo e lo Spazio, vasti i campi della Natura. Il corpo, lento, freddo, vecchio ,cenere e brace dei fuochi d'un tempo, la luce velata degli occhi tornerà a splendere al momento giusto; il sole ora basso a occidente sorge costante per mattini e meriggi;alle zolle gelate sempre ritorna la legge invisibile dellaprimavera, con l'erba e i fiori e i frutti estivi e il grano.P.B. Shelley



30 dicembre 2007

Il giorno in più

Lo ammetto, ho sperato fino alle ultime pagine che NON ci fosse il lieto fine...che bestia che sono! Evabbè, capita...
In questi giorni ho cercato di evitare in tutti i modi film e libri sdolcinati, tristi, melanconici,romantici...ahhhh....ma mi hanno regalato "Il giorno in più" di Fabio Volo ed ho iniziato a leggerlo.
Fabio Volo è uno di noi, della mia generazione, niente da dire. Il linguaggio è semplice ed il libro si finisce in un attimo. I tanti aneddoti sulla vita di tutti i giorni sono divertenti, alla portata di tutti ed è impossibile non identificarsi con i personaggi. Il libro mi è piaciuto. E' fresco.
"Il problema non è quanto aspetti, ma chi aspetti" cita la copertina del libro.
Questa "morale" del libro però, non l'ho condivisa.
Troppo facile.
Giacomo e Michela sono "belli da leggere", ma... non gli ho creduto.

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