Niente è mai veramente perduto, o può essere perduto, nessuna nascita, forma, identità, nessun oggetto del mondo, nessuna vita, nessuna forza, nessuna cosa visibile; l'apparenza non deve ostacolare, né l'ambito mutato confonderti il cervello. Vasto è il Tempo e lo Spazio, vasti i campi della Natura. Il corpo, lento, freddo, vecchio ,cenere e brace dei fuochi d'un tempo, la luce velata degli occhi tornerà a splendere al momento giusto; il sole ora basso a occidente sorge costante per mattini e meriggi;alle zolle gelate sempre ritorna la legge invisibile dellaprimavera, con l'erba e i fiori e i frutti estivi e il grano.P.B. Shelley



11 dicembre 2007

Un ricordo

Domani ricorre l'anniversario della strage di Piazza Fontana a Milano ed i ricordi mi portano a Pietro.
Non solo il ricordo di lui,ingiustamente accusato e sbattuto sulle pagine di tutti i giornali come "Il Mostro",che si fece tre anni di carcere e cinque processi,prima di essere scagionato...ma il ricordo di una ragazzetta di 15-16 anni che non spiaccicava parola quando andavamo a trovarlo o quando facevamo qualche gita insieme. Temevo di dire qualche banalità o di sembrare una bambina senza idee politiche o peggio...senza idee di nessun genere. Ascoltavo e cercavo di assorbire questo linguaggio troppo difficile per me...Pietro se ne accorgeva e mentre parlava e gesticolava,ogni tanto mi sorrideva, si fermava e mi andava a prendere una fetta della sua specialissima torta, che io adoravo. Non ci azzeccavo nulla con l'ambiente che si pensasse dovesse avere intorno...eppure non mi sono mai sentita a disagio,perchè lui e Pia erano di una tale dolcezza e calore che ti sentivi sempre "a casa".

Questa intervista vale la pena leggerla
http://www.diario.it/home_diario.php?page=bn000154

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