Niente è mai veramente perduto, o può essere perduto, nessuna nascita, forma, identità, nessun oggetto del mondo, nessuna vita, nessuna forza, nessuna cosa visibile; l'apparenza non deve ostacolare, né l'ambito mutato confonderti il cervello. Vasto è il Tempo e lo Spazio, vasti i campi della Natura. Il corpo, lento, freddo, vecchio ,cenere e brace dei fuochi d'un tempo, la luce velata degli occhi tornerà a splendere al momento giusto; il sole ora basso a occidente sorge costante per mattini e meriggi;alle zolle gelate sempre ritorna la legge invisibile dellaprimavera, con l'erba e i fiori e i frutti estivi e il grano.P.B. Shelley



12 maggio 2007

Mu bihe bibi nibwo umuntu amenya inshuti n'unwabzi! Solo nel momento peggiore lo saprai:amico o nemico !


Hanna Jansen
Ti seguirò oltre mille colline

..."Quasi un milione di vittime in soli cento giorni. Assassinate. Non morte in guerra.
Ed il mondo è rimasto a guardare. O ha distolto lo sguardo. "Ma è chiaro,no?" dici tu. "A chi importava? Che sarà mai il Ruanda? Una piccola macchia in Africa che non conoscono neanche tutti.Un niente."
Ti devo contraddire con forza.Non devi vederla così in nessun caso. Mai.Niente è tutto.Tutto è niente.
Io potrei anche chiederti:che sarà mai la Terra,paragonata all'immensità dell'universo? Un moscerino. Un niente. Eppure è tutto ciò che abbiamo. E noi siamo tutto ciò che abbiamo. Ognuno di noi,capisci,ogni persona tutto.
Ci avviciniamo ai giorni dell'annientamento e davanti e me c'è un intrico di cui non riesco a vedere la fine. Ogni tanto ci troviamo entrambe sull'orlo del baratro. Ogni passo sul ciglio è un atto di equilibrismo. Io tengo te,tu tieni me. Su quattro gambe siamo più salve.
Ti seguirò oltre mille colline. "


Jeanne d'Arc Umubyeyi nacque nel 1986 a Kibungo. Nel 1994 Jeanne ha otto anni e tutta la sua famiglia viene massacrata durante il genocidio che avvenne in Ruanda.
Riesce miracolosamente a salvarsi e due anni dopo, in Germania,viene adottata da Hanna e Reinhold Jansen. E' la madre adottiva che racconta questa terribile esperienza.
Un libro da leggere.

"Una ragazza siede in un grande aereo.
Vola per la prima volta nella sua vita.Sta viaggiando da un minuscolo paese nel cuore dell'Africa verso la Germania.
Viaggia verso di noi.
Da questo momento ci saranno molte prima volte.
La prima volta su una bicicletta.La prima volta in una piscina.La prima volta con un pane nero.La prima volta su un cavallo.La prima volta sulla neve. Quasi come fosse una neonata.
Lei non sa ancora nulla di noi,noi non sappiamo ancora nulla di lei. Tempi di battaglie ci aspettano.Battaglie per il suo diritto di stare qui. E tempi in cui ci dovremo conoscere. Finché non saprà di far parte di noi.
Ma è già in viaggio verso di noi. Ed è sicuro che c'incontreremo. Doveva andare così,penso io.
E' questo che,a volte,mi fa credere nel destino."

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